Gli antiacidi possono aumentare il rischio di Alzheimer

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Sono numerosi i farmaci inibitori della pompa protonica che vengono utilizzati contro l’acidità di stomaco, ulcere e gastriti croniche. Un nuovo studio mette in luce una possibile relazione tra questi e lo sviluppo di demenze quale l’Alzheimer.

La ricerca è stata condotta in Svezia dal Karolinska Institutet; i farmaci in questione influenzano la sintesi di acetilcolina, un neurotrasmettitore del cervello che trasmette segnali (e quindi informazioni) tra i neuroni, ma che gioca un ruolo significativo anche nell’Alzheimer.

In realtà altri studi in passato avevano osservato la correlazione tra antiacido e demenza, ma i meccanismi erano sconosciuti e le elaborazioni insufficienti. Da quanto riportato invece, oggi sappiamo che molecole come omeoprazolo e esomeprazolo si comportano come forti inibitori dell’enzima che sintetizza il neurotrasmettitore. Il lansoprazolo e il pantoprazolo invece sembrano mostrare un’inibizione più debole.

L’uso di questa tipologia di farmaci in Italia è in costante crescita e purtroppo nella metà dei casi sono assunti in maniera inappropriata e/o sbagliata, la spesa a carico del SSN supera gli 800 milioni di euro. (dati 2013)

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Alzheimer & dementia

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